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Salvataggio e backup di dati

Il sistema operativo Linux è in grado di poter operare con diversi tipi di filesystem. Il filesystem è il modo con cui un S.O. organizza i dati nell'HD ed è tipico del S.O. stesso. Esiste la possibilità che il S.O. riesca a gestire filesystem diversi (per esempio quello utilizzato per conservare i dati in un CD), ma Linux, in aggiunta, ha la possibilità di operare con i filesystem utilizzati dalle varie versioni dei sistemi Windows. Tutto ciò comporta la possibilità di utilizzare una partizione Windows dell'HD per conservare i dati generati durante una sessione live.

Nell'immagine è riportato l'output di Nautilus che è il programma per esplorare il contenuto dell'HD, compreso nella distribuzione Ubuntu. Nel pannello di sinistra si può notare la presenza di una partizione Windows. Se si clicca con il mouse, il pannello a destra ne visualizza il contenuto e, per esempio, si può creare una cartella (nell'immagine è visibile come cartella senza nome) dove poter conservare i dati della sessione live.

L'accessibilità, in maniera esterna da un CD, ai dati di una partizione esistente implica anche la possibilità di cancellare i file esistenti indipendentemente dall'uso di qualsiasi password impostata durante la sessione di lavoro sulla macchina. Bisogna quindi fare attenzione a non cancellare dati che potrebbero essere importanti per il funzionamento del S.O. installato.

L'accesso all'HD da una unità esterna offre la possibilità di effettuare un backup dei dati residenti in un computer che non si avvia. La sessione live richiede che sia funzionante solo il lettore di CD/DVD. Si può inserire una chiavetta USB e salvare in questa i dati presenti nella partizione non funzionante ma comunque accessibile dal live.



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