prof. Nunzio Brugaletta |
LinPROG |
Un linguaggio di programmazione è un linguaggio dotato di un insieme di regole per scrivere programmi per computer, ovvero un insieme di istruzioni che a partire da un insieme di dati di input, applicando una funzione di trasformazione descritta, appunto, dalle istruzioni, produca un insieme di dati di output.
In un linguaggio di programmazione si possono distinguere:
L'insieme delle parole chiavi: un insieme di parole che hanno un significato particolare per chi deve tradurle in istruzioni eseguibili o deve eseguirle e a ciascuna delle quali corrisponde una azione ben definita. Le parole chiavi non possono essere usate se non per indicare le azioni ad esse associate. Per esempio, in C++, non si può definire una variabile con nome main, essendo questa una parola chiave a cui corrisponde il nome della funzione che viene eseguita all'avvio del programma. In definitiva il linguaggio deve essere non ambiguo.
I caratteri speciali: un insieme di caratteri con significati particolari. Per esempio, in C++, sono caratteri speciali: il carattere punto e virgola (;) che chiude una istruzione o il carattere virgola (,) che delimita i componenti di un elenco o il carattere spazio che distingue un componente (una parola) dall'altro. Anche in questo caso, tali caratteri, non possono essere utilizzati se non con quel significato particolare.
Un insieme di regole sintattiche: un modo di mettere assieme le parole così da formare frasi per indicare le azioni che devono essere compiute.
Una volta note le caratteristiche di un linguaggio di programmazione, si può tradurre un algoritmo in frasi (affermazioni, statement) di quel linguaggio.
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