prof. Nunzio Brugaletta |
atapSO |
EnneBi –
Computer Science
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In Linux, così come era anche in Unix, ogni dispositivo è un file. Nel file system /dev sono riportati i device ovvero i file simbolici associati ai dispositivi.
$ ls -l /dev/sda1 brw-rw---- 1 root disk 3, 1 2001-04-15 02:43 /dev/sda1 $ ls -l /dev/tty1 crw------- 1 root root 4, 1 2005-11-17 08:10 /dev/tty1
Un list su alcuni device mette in evidenza il tipo di dispositivo associato ad essi; così dal primo carattere della stringa dei permessi si può vedere che la prima partizione dell'hard disk (sda1) è un dispositivo a blocchi come evidenzia b come primo carattere della stringa dei permessi e che la prima console virtuale (tty1) è invece un dispositivo orientato al carattere come evidenziato dal carattere c.
Oltre ai device associati ai dispositivi di memorizzazione già trattati in precedenza, se ne possono citare in questa sede altri che possono essere di qualche interesse
Device |
Dispositivo |
---|---|
/dev/lp0 |
Line Printer. Device associato alla stampante |
/dev/zero |
Produce tanti zero quanti ne servono. Utile quando, per esempio, si vuole cancellare il contenuto di un disco |
/dev/null |
Null device. Tutto ciò che è mandato a questo device si perde. Una specie di pozzo nero dove buttare le cose. Utile, per esempio, quando non si vuole sporcare il video con i messaggi di un certo comando. |
I dati conservati in un supporto gestito da una periferica possono essere resi accessibili:
utilizzando il device che fornisce una interfaccia di basso livello: i dati in questo caso sono delle stringhe binarie. Utile quando si vogliono effettuare operazioni riguardanti i dati prescindendo dal loro significato logico
montando il device in un punto del file system. In questo caso si ha la possibilità di accedere ai dati ad alto livello. I dati si vedono nel loro aspetto logico di aggregazione coerente: file e directory
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