Sviluppo del software

La produzione del software, da parte di aziende specializzate (software house) o anche di singoli programmatori, si articola in diverse fasi:

• Analisi: in questa fase si raccolgono le esigenze degli utenti e si stabilisce cosa il computer deve fare e come

• Programmazione: in questa fase si stila il progetto per computer e si scelgono gli strumenti informatici opportuni

• Implementazione: con l'utilizzazione delle risorse specificate nella fase precedente, si costruisce il programma effettivo

• Testing: l'utente testa il programma e verifica se risponde alle proprie esigenze. Si comincia dalla versione beta del programma: il primo rilascio potenzialmente instabile (possono essere presenti anche errori che compromettono il funzionamento del programma stesso). Il programma mano a mano, anche con l'aggiunta di nuove funzioni (nuove release), si adatta sempre più all'ambiente per cui è stato progettato. Ogni nuovo rilascio del programma è accompagnato da un numero che, generalmente, è della forma nn.mm (due numeri separati da un punto). Il primo numero è chiamato major release, il secondo minor release. La modifica della major release indica dei cambiamenti sostanziali (nuove funzionalità, approcci diversi), laddove una nuova minor release indica cambiamenti meno visibili (correzione di errori, ottimizzazioni, ecc...)

I programmi per computer sono scritti utilizzando un determinato linguaggio di programmazione; sarebbe infatti estremamente complicato scrivere i programmi direttamente in formato binario, l'unico comprensibile da un computer. I linguaggi di programmazione permettono di scrivere il programma utilizzando un formalismo più comprensibile.

Esistono diversi linguaggi di programmazione che differiscono fra di loro per l'insieme degli strumenti che mettono a disposizione. Si può considerare un linguaggio di programmazione come una cassetta degli attrezzi: in tutte le cassette può esserci, per es., un martello, ma il martello che necessita ad un carpentiere avrà caratteristiche diverse di quello che necessita ad un orafo. Possono esserci inoltre degli attrezzi particolari in relazione ad esigenze particolari (la cassetta dell'orafo potrebbe per es. prevedere una lente di ingrandimento non necessaria al carpentiere). In definitiva un linguaggio di programmazione mette a disposizione strumenti specialistici per la scrittura di programmi rivolti alla risoluzione di problemi di una determinata categoria. Il programma scritto in un linguaggio di programmazione viene chiamato programma sorgente.

Il programma sorgente, qualunque sia il linguaggio in cui è scritto, non è comprensibile da un computer: è necessario renderlo eseguibile. Per rendere un programma eseguibile si può, per es., utilizzare un compilatore, cioè un software che traduce il sorgente in formato comprensibile dal computer su cui viene effettuata la compilazione.

La compilazione avviene sempre per una determinata piattaforma intesa come un insieme composto da CPU e Sistema Operativo. Un eseguibile compilato per CPU1 e SO1 non gira in generale, per esempio, né su una piattaforma CPU1 e SO2, né su CPU2 e SO1, né, a maggior ragione, su CPU2 e SO2.