prof. Nunzio Brugaletta | Concetti base della Tecnologia dell'informazione |
Dal momento che per far funzionare un programma è necessario solo l'eseguibile, le leggi di tutela dei diritti d'autore sul software tendono a consentire la sola distribuzione del codice eseguibile, permettendo, a chi detiene il diritto d'autore, di tenere nascosto il codice sorgente.
L'impossibilità però, quando necessario, di personalizzare il software (manca infatti il sorgente che permetterebbe le modifiche) e la possibile presenza di backdoor (funzionalità nascoste del programma; alcuni programmi, una volta che si è collegati ad Internet, sono in grado di estrarre, all'insaputa dell'utente, dati personali dal computer in cui sono in esecuzione e mandarli a determinati siti), hanno posto l'esigenza di un approccio diverso all'uso del software.
Software libero |
Viene messo a disposizione il codice sorgente e si fornisce a chiunque il permesso di utilizzarlo, copiarlo e distribuirlo sia in forma originale sia modificato, gratuitamente o a pagamento:
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Software non libero |
Rientra in questa categoria il sw per cui non sono soddisfatti i requisiti del sw libero: in modo particolare l'assenza del codice sorgente, da cui l'impossibilità di adattarlo ad esigenze specifiche. È bene notare che il prezzo non è un fattore che limita la libertà.
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http://ennebi.solira.org | ennebi@solira.org |