prof. Nunzio Brugaletta | BIt WOrld |
Anche per poter conservare in un computer informazioni per riprodurre un video è necessaria la presenza di un codec (codificatore/decodificatore). Un codec è un programma o un dispositivo in grado di digitalizzare un segnale video/audio per poterlo conservare nella memoria di un computer e, al contrario, di riprodurlo. Il codec si occupa anche della compressione/decompressione del file e si può trovare anche integrato in alcuni componenti hardware: per esempio nei lettori DVD.
Come noto un filmato è costituito da molte immagini (fotogrammi o frame) visualizzate in sequenza. Per ridurre la dimensione del file che contiene il filmato, è necessario ridurre le informazioni conservate. In particolare in un fotogramma pixel vicini con intensità di colore simile vengono eliminati. Allo stesso modo come i dati ripetuti in fotogrammi successivi: in generale infatti, tranne per scene diverse e molto movimentate, alcuni dati sarebbero ripetuti e, quindi, si possono conservare una volta sola. Inoltre anche in questo caso ci sono dati del filmato non percepibili dall'occhio umano. Per quanto riguarda il sonoro, inoltre, si può adottare (come nel caso del DivX o XviD) il formato MP3.
Il formato multimediale con più diffusione oggi, il formato DivX, nasce come progetto della Microsoft con il nome Div (Digital Internet Video). Utilizzava il codec per il formato MPEG 4, ma fu abbandonato per i risultati scadenti. Il progetto fu ripreso da un programmatore indipendente francese che estrasse il sorgente dal codec e creò DivX;-) includendo l'emoticon sorridente come riferimento sarcastico al fallimento del progetto precedente. Il formato ebbe un enorme successo e il suo creatore decise di svilupparne una copia commerciale, e legale, riscrivendo gli algoritmi di compressione e il codec che non fa più riferimento ad MPEG 4.
Il percorso di DivX da versione fuorilegge (codice crackato da Div) a versione open source a versione commerciale, ha generato una serie di altri progetti ad opera di programmatori delusi. Il progetto considerato più direttamente concorrente è XviD (si fa notare che il nome, con evidente riferimento, è DivX scritto al contrario).
Anche DivX o XviD sono codifiche di tipo lossy: un filmato compresso e, poi, decompresso non risulta identico all'originale anche se le differenze possono essere rese quasi impercettibili.
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