prof.
Nunzio Brugaletta |
EsNET |
Attribuito l'indirizzo IP al computer, per permettere la comunicazione è necessario stabilire la strada che devono seguire i pacchetti in transito nel nodo (instradamento, routing).
L'instradamento dei pacchetti attraverso l'interfaccia di loopback, lo, è già predisposto dalla ifconfig sull'interfaccia. Tutti i pacchetti, in generale diretti alla rete 127.x.x.x, sono trattati dalla macchina stessa.
Anche la configurazione dell'instradamento attraverso la scheda Ethernet è fatta da ifconfig. Per visualizzarla si può utilizzare il comando route:
# route -n Kernel IP routing table Destination Gateway Genmask Flags Metric Ref Use Iface 192.168.1.0 0.0.0.0 255.255.255.0 U 0 0 0 eth0
nella riga della tabella visualizzata è espresso quanto segue: tutto ciò che è destinato alla rete 192.168.1.0 è instradato, attraverso eth0 (Iface), al gateway di default (l'indirizzo 0.0.0.0 della colonna Gateway). La presenza di U nella colonna Flag indica, inoltre, che l'instradamento è attivo. Altri valori che possono essere visualizzati possono essere: H (la destinazione è un host), G (destinazione gateway), D o M (instradamento gestito/modificato da un servizio), ! (instradamento impedito).
L'ultima cosa da specificare è il gateway:
# route add default gw 192.168.1.254 # route -n Kernel IP routing table Destination Gateway Genmask Flags Metric Ref Use Iface 192.168.1.0 0.0.0.0 255.255.255.0 U 0 0 0 eth0 0.0.0.0 192.168.1.254 0.0.0.0 UG 0 0 0 eth0
Per verificare il corretto funzionamento del routing, si può utilizzare il ping ad indirizzi della stessa rete e ad indirizzi che dovrebbero essere raggiungibili passando dal gateway.
Un altro strumento interessante per le informazioni di routing è traceroute:
$ traceroute 216.239.59.99 traceroute to 216.239.59.99 (216.239.59.99), 30 hops max, 38 byte packets 1 192.168.100.1 (192.168.100.1) 52.502 ms 54.000 ms 51.677 ms 2 host132-250.pool217141.interbusiness.it (217.141.250.132) 51.917 ms 50.699 ms 51.880 ms 3 host229-8.pool8020.interbusiness.it (80.20.8.229) 68.351 ms 67.133 ms 67.765 ms 4 r-rm180-vl4.opb.interbusiness.it (151.99.29.214) 67.778 ms 67.203 ms 67.762 ms 5 rom4-ibs-resid-3-it.rom.seabone.net (213.144.177.177) 66.195 ms 68.913 ms 67.683 ms 6 linx-lon1-racc1.lon.seabone.net (195.22.209.109) 101.705 ms 100.621 ms 100.185 ms 7 195.66.226.125 (195.66.226.125) 103.727 ms 104.854 ms 105.925 ms 8 72.14.238.242 (72.14.238.242) 105.938 ms 105.835 ms 72.14.238.246 (72.14.238.246) 106.028 ms 9 216.239.49.254 (216.239.49.254) 115.938 ms 216.239.43.91 (216.239.43.91) 116.554 ms 114.479 ms 10 216.239.49.114 (216.239.49.114) 120.711 ms 120.746 ms 120.287 ms 11 216.239.49.126 (216.239.49.126) 125.517 ms 125.038 ms 216.239.59.99 (216.239.59.99) 115.988 ms
Nell'esempio si richiede di tracciare il cammino dei pacchetti per arrivare ad uno degli indirizzi di www.google.it. Come evidenziato nella prima riga dell'output, vengono inviati verso la destinazione, pacchetti di 38 byte e con un tempo di vita di 30 hops (salti fra router). In realtà i pacchetti sono riusciti a raggiungere la destinazione in 11 salti.
Poiché l'output del comando, per ogni salto, fornisce anche una indicazione sul tempo, è utilizzato nella realtà anche per controllare i colli di bottiglia di una rete: le tratte che pongono più problemi in termini di velocità.
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