prof. Nunzio Brugaletta
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Configurazione interfaccia di rete

Per configurare una scheda Ethernet in modo che il computer possa essere un nodo di una rete, è necessario attribuire un indirizzo IP e definire la tabella di routing in modo che il nodo sappia come trattare i pacchetti in transito. Gli strumenti tradizionali per la configurazione, a basso livello, sono ifconfig (interface configuration) e route. Sono disponibili, in dipendenza della particolare distribuzione di Linux utilizzata, anche comandi di livello più alto.

Per identificare le interfacce di rete, Linux utilizza un nome di device speciale che non è definito, come solitamente accade per gli altri device, nella directory /dev. Il nome utilizzato è ethX dove la X finale è sostituita da un numero progressivo indicante le varie schede di rete inserite nel computer (eth0, eth1, ...)

configurazione rete

nella rete mostrata nell'immagine sono utilizzati indirizzi di classe C 192.168.x.x e al gateway per raggiungere l'esterno della rete, per esempio per collegare la rete ad Internet, verrà assegnato, come da convenzioni generalmente adottate, l'ultimo indirizzo della rete (si ricorda che 192.168.1.0 è l'indirizzo di rete e che 192.168.1.255 è l'indirizzo di broadcast a cui rispondono tutti i nodi della rete).

Un elaboratore, che sia o no connesso ad una rete, deve necessariamente avere configurata l'interfaccia di loopback:

# ifconfig lo 127.0.0.1
# ifconfig
lo        Link encap:Local Loopback
          inet addr:127.0.0.1  Mask:255.0.0.0
...

ifconfig, seguito dal nome di interfaccia, attribuisce un IP alla stessa, senza nessun parametro mostra tutte le interfacce configurate e attive.

Il comando per la configurazione dell'interfaccia, come anche evidenziato dal prompt, può essere impartito solo dall'utente root. Qualsiasi utente può invece utilizzare ifconfig per ottenere informazioni sulle interfacce attive.

# ifconfig eth0 192.168.1.1 netmask 255.255.255.0
# ifconfig eth0
eth0      Link encap:Ethernet  HWaddr 00:40:F4:6D:50:66
          inet addr:192.168.1.1  Bcast:192.168.1.255  Mask:255.255.255.0
...

con questa sequenza di comandi prima si imposta l'IP e la netmask, poi si interroga la configurazione specifica. Nella risposta del sistema al secondo comando, oltre agli indirizzi impostati, si può notare il MAC Address della scheda: da questo momento esiste la corrispondenza fra IP e MAC.

A questo punto si può verificare che si può raggiungere l'indirizzo impostato:

# ping -c 5 192.168.1.1
PING 192.168.1.1 (192.168.1.1): 56 data bytes
64 bytes from 192.168.1.1: icmp_seq=0 ttl=64 time=0.1 ms
64 bytes from 192.168.1.1: icmp_seq=1 ttl=64 time=0.1 ms
64 bytes from 192.168.1.1: icmp_seq=2 ttl=64 time=0.1 ms
64 bytes from 192.168.1.1: icmp_seq=3 ttl=64 time=0.1 ms
64 bytes from 192.168.1.1: icmp_seq=4 ttl=64 time=0.1 ms

--- 192.168.1.1 ping statistics ---
5 packets transmitted, 5 packets received, 0% packet loss
round-trip min/avg/max = 0.1/0.1/0.1 ms

il comando ping seguito da un IP, come evidenziato dall'output, invia 5 pacchetti verso l'indirizzo specificato e attende la risposta dal destinatario, fornendo informazioni statistiche. Se non si utilizza il parametro -c, la trasmissione di pacchetti continua finché non viene interrotta dalla combinazione di tasti Crtl-c.

La mancanza di risposta, ai pacchetti inviati, da parte del destinatario può voler dire che il destinatario non è raggiungibile o che il destinatario non risponde ai pacchetti. Si considererà in seguito, l'ultima eventualità.



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