Comuni
unità di input
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Tastiera: utilizzata per poter immettere
dati in formato alfabetico e numerico. Costituita da una serie di
interruttori (i tasti) che, pigiati, permettono di mandare
segnali al computer. Il computer, in relazione al SW in funzione
in quel momento, associa al segnale una determinata azione (per
es. la visualizzazione sul monitor di un carattere alfabetico)
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Mouse: dispositivo di puntamento che
permette di simulare, sullo schermo di un computer, le azioni di
una mano virtuale. Nei computer portatili le sue
funzionalità sono assunte dal touchpad.
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Scanner: dispositivo simile ad una
fotocopiatrice che permette di digitalizzare (trasformare in
sequenza di 1 e 0) una immagine, affinché possa essere
trattata da un computer. Si possono anche acquisire pagine di
testo che poi sono trattati da un OCR (Optical Character
Recognition), programma per il riconoscimento ottico dei
caratteri, e possono essere utilizzati come se fossero stati
introdotti direttamente per mezzo della tastiera.
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Comuni
unità di output
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Monitor: dispositivo che mostra dati ed
immagini elaborate dal computer. Le immagini sono disegnate
illuminando in vari modi gli elementi luminosi (pixel)
depositati sullo schermo del monitor. La quantità di pixel
che si possono illuminare determina la risoluzione del
video espressa in termini di numero di pixel colonna per riga
(es. 1280x1024 vuol dire 1024 righe ciascuna composta da 1280
pixel).
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Stampante: permette un output su supporto
cartaceo. Il modo
come i dati sono rappresentati sul supporto cambia in ragione
della tecnologia con cui è costruita la stampante. Le
stampanti più comunemente utilizzate sono: ad
aghi
(le più economiche, ormai quasi scomparse come collegate
ad un PC generico, ma ancora in uso in alcuni uffici. I dati si
formano sulla carta mettendo assieme una serie di puntini. Molto
veloci nella stampa di caratteri, mostrano i propri limiti nella
grafica. La velocità viene misurata in cps
ovvero caratteri per secondo), a getto
di inchiostro
(il disegno sul foglio è il frutto della presenza di tante
goccioline di inchiostro. Stampano sia in b/n che a colori e sono
indicate per chi desidera stampe a colori economiche. Poco adatte
a grosse moli di stampe. La velocità si misura in cps,
anche se ultimamente viene sempre più utilizzato il ppm
ovvero pagine per minuto), a tecnologia laser
(la stampa sul foglio è frutto di un procedimento
fotografico. Le più economiche sono in b/n. Adatte per chi
ha necessità di alta qualità di stampa unita ad
alta velocità. La velocità si misura in ppm).
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